Una prima classificazione delle idee

L'altro giorno stavo ragionando su una prima classificazione delle idee. Questa non vuole avere validità assoluta né generale, ma solo definire un modo impreciso e "a braccio" per distinguere i tipi di idea. Con idea io intendo l'idea di qualcosa da fare, non idea come ente assoluto.

La classificazione è imprecisa e verrà rivisitata col tempo.

Perché fare una classificazione delle idee

Il motivo è essenzialmente pratico nell'organizzare le idee e confrontarsi con altri al riguardo. Il fatto è che la parola "idea" (sempre intesa come "idea di qualcosa da fare") può essere applicata al più piccolo dettaglio come al più grande schema-contenitore. Quindi, per evitare che "ho avuto un'idea" sia vago e impreciso, si può fare una piccola classificazione.

I gradi di idee

Si possono dividere le idee in tre gradi: primo, secondo e terzo grado. Il numero è arbitrario e ripeto fissato solo per questione di comodità.

Le idee di primo grado sono quelle che vengono contenute in altre idee e che non contengono altre idee.

Per dirla meglio, solo la punta dell'iceberg, che vanno a completare un'idea già esistente aggiungendone una parte. Da sole sarebbero inutili e rientrano in uno schema già fissato.

Ad esempio, nella Luke & Pole l'idea di una nuova maglietta è un'idea di primo grado, in quanto si inserisce già nel concetto di "Maglietta Luke & Pole" (come stile) che in "Luke & Pole" (come entità) e ne va ad aggiungere un dettaglio.

Prendendo invece per esempio la stesura di un libro, l'idea di primo grado può essere l'idea per una singola scena, un singolo dialogo, un singolo dettaglio. E' necessario comunque che sia un'idea (non basta la realizzazione), ma comunque si limita a un canale definito e già precostruito da idee di grado superiore.

Le idee di secondo grado sono le idee che vengono contenute in altre idee e che a loro volta contengono altre idee.

Sono un contenitore di singole idee di primo grado, ma al contempo non sono esse stesse lo schema globale.

Un esempio: nella Luke & Pole i "Prodotti della Fase 2" (il concetto di creare una linea di abbigliamento inventato) è un'idea di secondo grado, in quanto si inserisce in un'idea superiore (la Luke & Pole) e contiene idee di grado inferiore (i Guanti da orecchie, la Felpa da vita, ...).

Continuando l'analogia del libro, l'idea di secondo grado è associabile a un'idea di un capitolo, che fa parte di un libro e che a sua volta conterrà varie idee di scene.

Le idee di terzo grado sono le idee che non sono contenute in altre idee ma che contengono altre idee.

Sono un grande contenitore che viene costruito quasi esclusivamente come contenitore. Da sole, senza idee di grado inferiore, sono sostanzanzialmente vuote. Tuttavia, però, esse garantiscono l'idea di livello maggiore, più difficile da maneggiare perché sorretta dalle idee inferiori, e l'unica in grado di tenerle insieme e canalizzarle in un'unica idea.

Un esempio: la Luke & Pole è un'idea di terzo grado.

Nell'analogia del libro, l'idea di terzo grado è il libro stesso.

Un quarto tipo di idea

C'è però un quarto tipo di idea, con caratteristiche del tutto uniche e particolari. Per questo personalmente non l'ho inserito nella classificazione precedente.

Si potrebbe dire che questo tipo di idea, che chiamo teorie, sono idee che non sono contenute in nessuna altra idea né contengono nessuna altra idea. Questo per il fatto che sono di natura diversa, non perché siano scollegate dalle altre.

Nell'analogia del libro, la teoria (intesa come tipologia di idea) è il motivo per cui si vuole scrivere un libro.

La teoria ha una caratteristica del tutto particolare, ovvero che è in grado di generare altre idee piuttosto che contenerle. Una teoria ben costruita ha proprio lo scopo di creare nuove idee con la semplice ovvietà che ne scaturisce (spiego meglio nell'articolo "A cosa serve la teoria?").

Quindi questo tipo di idee non contiene, ma genera. Non è lo scopo, ma il mezzo. E' come se fosse un'ulteriore persona che pensa a delle idee, e non solo, se costruita bene, le penserà necessariamente coerenti con la teoria stessa. A quel punto, se la teoria abbraccia tutto, tutto sarà coerente con essa.

Ovviamente la difficoltà sta nel costruirla, ma il punto era che questo tipo di idea (un'idea totalmente teorica o filosofica, insomma) si distingue in modo netto dalle altre e merita una sistemazione a parte, in quanto non solo viene pensata ma essa stessa pensa.

Conclusione

Questa è una classificazione rozza e abbozzata delle idee, e vuole solo creare uno schema generale eventualmente da affinare (o da sostituire nel caso non risulti adatto).

Certo è che le idee hanno collegamenti non così vaghi l'una dall'altra, e che non è folle pensare di riuscire a schematizzare i loro rapporti, così da poterle gestire meglio e costruire una struttura coerente e in grado di progredire.

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